A raíz de las declaraciones vertidas recientemente en varios medios digitales italianos (www.ilgiornale.it,  www.dagospia.com, www.gossipblog.it, et.), en el sentido de especular acerca de la orientación sexual del piloto español Marc Márquez, queremos manifestar nuestra más firme repulsa a estas declaraciones.

Como entidad que promueve un deporte libre y tolerante, libre de cualquier tipo de discriminación, en la Agrupación Deportiva LGTB (ADI LGTB), nos sentimos indignados por el hecho de que se pueda utilizar la orientación sexual de un deportista, independientemente de cuál sea, en términos peyorativos.

Las opiniones e informaciones reproducidas, algunas fruto de una supuesta investigación del periodista Alberto Dandolo, están basadas en puras especulaciones y estereotipos que hacen un flaco favor al mundo del deporte y al colectivo LGTB en su conjunto. En algunos de estos artículos se leen frases como: “no se recuerda una chica que haya sido su novia, ni tan siquiera con la que haya salido a cenar”, “es un joven de maneras delicadas y tiene una relación simbiótica con su madre”, “sabemos que en su pandilla de siempre hay dos gays declarados, y que más de una vez ha sido visto en locales de ambiente gay”.

Como entidad representante de más de 2000 deportistas gays, lesbianas, transexuales y bisexuales, mostramos nuestra repugnancia hacia el hecho de que algunos medios de comunicación italianos utilicen meras especulaciones sobre la orientación sexual de Marc Márquez con el único propósito de desestabilizarle a él y a su entorno de cara al trascendental desenlace del mundial de motociclismo. Estas conjeturas malintencionadas siembran de homofobia un terreno, el deportivo, que ya está suficientemente abonado para el machismo, la discriminación y el odio.

Por ello, mostramos nuestro apoyo público a Marc Márquez y exigimos la inmediata rectificación de dichas informaciones que, pretediendo desacreditar la figura de un deportista, insultan a toda la comunidad LGTB que lleva décadas luchando por erradicar la discriminación y el odio que otros promueven. 

 

Dopo le informazioni pubblicate in vari media digitali italiani (www.ilgiornale.it, www.dagospia.it; www.gossipblog.it; ecc.), con l’unico obiettivo di speculare sull’orientamento sessuale del pilota spagnolo Marc Márquez, l’Agrupación Deportiva Ibérica LGTB (in italiano, Gruppo Sportivo Iberico lgbt; ADI LGTB) vuole dissociare completamente da queste illazioni.

In qualità di ente che promuove lo sport in un ambiente libero, di tolleranza e senza nessun tipo di discriminazione, ADI LGTB si sente indignata per il fatto che l’orientamento sessuale di uno sportivo (qualunque esso sia) possa essere oggetto di tali bassezze. Le opinioni e informazioni trovate, alcune di loro frutto delle indagini del giornalista Alberto Dandolo, si basano su speculazioni e stereotipi che non sono di aiuto né per il mondo sportivo né per il collettivo lgbt in sé.

In questi articoli si possono leggere frasi come: “E’ giovane e dai modi delicati, ha un rapporto simbiotico con sua madre e alle ragazze preferisce il suo lavoro o la compagnia di amici uomini”; “Sappiamo che ama uscire con i suoi amici (rigorosamente maschi), che nella sua comitiva storica ci sono due ragazzi gay dichiarati e che più di qualche volta pare sia stato visto uscire da un noto locale ‘gay friendly’ nel quartiere radical chic e frocione (cit) del Born a Barcellona.”

ADI LGTB, che rappresenta più di 2.000 sportivi omo, bi, etero e transessuali, vuole mostrare il proprio rifiuto per l’uso, da parte di alcuni media italiani, di semplici speculazioni sull’orientamento sessuale del pilota con l’unico obiettivo di squilibrare sia lui che il suo ambiente, proprio prima della fine trascendentale dei Mondiali di Moto GP 2015. Queste idee non fanno altro seminare l’omofobia in un ambito, quello dello sport, già abbastanza colpito da maschilismo, discriminazione e odio.

Per tutto ciò, vorremmo far pubblico il nostro supporto a Marc Márquez ed esigere la rettifica delle informazioni che, cercando di rovinare l’immagine di uno sportivo, insultano la comunità lgbt che da anni lotta per eradicare la discriminazione e l’odio che altri promuovono.

Saragozza/Donostia, 6 novembre 2015

Agrupación Deportiva Ibérica LGTB


Ringraziamenti: Andrea Lorenzon, Fabrizio Bianchi.

 

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